MILANO – Massimiliano Allegri ce l’ha fatta al secondo tentativo. Rischiò già l’anno scorso di lasciare in tronco il Cagliari e l’isola per puntare dritto su Milanello. Nei giorni in cui il pressing di Adriano Galliani veniva respinto con decisione da Leonardo, fu quella la pista giusta da seguire. Alla fine, il vice-Berlusconi la spuntò col brasiliano, lo convinse a “provare”, magari un solo anno, l’avventura sulla panchina e Allegri rimase a Cagliari.
Un anno dopo Massimiliano Allegri ha avuto un solo rivale pericoloso, Marco Van Basten. Ma la candidatura dell’olandese volante, il cigno di Utrecht, durò lo spazio di un mattino: appena sbarcato a Milano per partecipare a un torneo di golf patrocinato dalla fondazione Vialli-Mauro, informò Arcore che i dolori alla caviglia non lo hanno mai mollato rendendo necessario un altro intervento chirurgico. Cancellato il nome di Van Basten, è toccato a lui. Unica alternativa rimasta in piedi per precauzione quella di Billy Costacurta, una sorta di carta di riserva destinata a restare nel cassetto fino a domenica sera quando sarà concluso l’incontro a tre, organizzato a Villa Certosa, in Sardegna,residenza estiva del premier. In quella occasione, Allegri potrà ricevere il battesimo del patron rossonero e la missione calcistica per il prossimo Milan: tenere il passo della concorrenza puntando sui giovani, con qualche rinforzo alla rosa. Per far partire Allegri, legato da un contratto col Cagliari, Massimo Cellino, ha ottenuto la sua parte di vantaggio. Ha infatti strappato al vice-presidente Galliani la promessa di uno sconto significativo sul riscatto del difensore Astori, del vivaio milanista, e in un primo tempo destinato a rientrare a Milanello.
La valutazione della comproprietà, stimata in 5 milioni dal Milan, sarà ritoccata a 3,8 milioni di euro con reciproca soddisfazione. “Ha sempre avuto il fisico del ruolo” il giudizio più recente di Adriano Galliani su Allegri, segno di un interesse per il giovane tecnico toscano, che ha lavorato col Sassuolo e col Cagliari, prima di meritarsi l’attenzione degli addetti ai lavori e la stima dei colleghi. Sua la panchina d’oro della passata edizione decisa a Coverciano. Allegri, livornese, figlio calcistico di Galeone, perciò esponente di una scuola offensiva, può contare su una brevissima esperienza in rosso-nero ai tempi Capello nel corso di una tournee estiva. Non gli basterà per ricevere un’accoglienza trionfale.
fonte: ilgiornale.it
La Redazione di Calciomercatonews.com
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