MADRID (Spagna) – Ecco la tanto attesa conferenza stampa di Josè Mourinho. Per il tecnico nerazzurro potrebbe essere l’ultima con l’Inter, visto l’accordo, a quanto pare, già raggiunto con il Real Madrid. Ecco le parole di Mourinho:
SUL RAPPORTO CON VAN GAAL
“E’ stato un vero piacere anche per il sottoscritto lavorare per lui. Io lavoravo tanto, come un animale, però con molto piacere, e ovviamente ho imparato parecchio da lui, ed una di queste cose è che per arrivare dobbiamo lavorare veramente tanto. Posso parlare solo bene di quell’esperienza, sembra ieri ma era tredici anni fa. Non dimentico i tempi e la persona, che con me è stato fantastico”.
SULLA FINALE, UN PO’ INASPETTATA ALLA PARTENZA DELLA CHAMPIONS
“Quando la Champions League comincia è normale che si dica questa o quella squadra è la migliore, per questo i bookmakers fanno le loro statistiche. Però le percentuali di cui si parla sono relative: Barcellona, Real Madrid erano squadre eccezionali, anche il Chelsea che conosce bene le finali, ma il Bayern Monaco e l’Inter non erano così prevedibili. Le cose passo a passo cambiano, e così si arriva alla finale: questo può succedere, e non è un caso. Inter e Bayern sono riuscite a fare questo viaggio, hanno vinto i rispettivi campionati, quindi non c’è dubbio che si tratta di due grandi squadre. Noi siamo giunti fino alla finale, non so se ci siano squadre migliori di noi”.
LA FINALE, IL MATCH PIU’ IMPORTANTE DELLA CARRIERA
“Sì, certo. Tu prima di ogni partita se vuoi vincere devi pensare sempre che sia la più importante, anche se è Coppa Italia. Poi arrivi alla finale di Champions League, che può dare il titolo più importante per il club, perchè considero una cosa piccola il Mondiale per club, ed è normale che tu vuoi vincere. La mentalità dev’essere questa e lo è stata per tutta la stagione”.
SULLA PROVOCAZIONE DI VAN GAAL, CHE LO HA ACCUSATO DI ESSERE DIFENSIVISTA
“Forse non ha visto molte nostre partite, perchè in realtà abbiamo giocato molte partite in attacco. Forse ha visto solo Barça-Inter, non ha visto Inter-Barça, Inter-Chelsea, Chelsea-Inter, Inter-Rubin Kazan, Inter-Cska e tutte queste qui…”.
SUGLI ARBITRAGGI DISCUTIBILI SIA A FAVORE DEL BAYERN MONACO CHE DELL’INTER
“Non sono d’accordo. L’Inter arriva in finale dopo aver giocato 60 minuti con 10 uomini quando doveva giocare con 11. Per me è più importante giocare in 11 che episodi durante la partita. Quello che è successo durante Bayern-Fiorentina o Manchester-Bayern non influirà domani, perchè nel calcio non c’è la legge della compensazione. L’arbitro domani non pensa che va a aiutare a questa o quell’altra squadra. Noi vogliamo vincere, il Bayern anche, ma anche un arbitro in finale di Champions vuole vincere, con i suoi collaboratore. Quindi, mi fido tanto degli arbitri perchè è il top anche per loro, insieme alla finale del Mondiale. Non mi preoccupo affatto”.
SUL TIFO ITALIANO DI DOMANI SERA
“Non conosco un tifoso del Benfica che ha tifato Porto nella finale di Champions, questa è la mentalità portoghese ed è la vostra. Gli italiani domani, ovviamente, giustamente, saranno tifosi del Bayern. Perciò il calcio in Italia, Portogallo e Spagna diventa qualcosa di diverso. I tifosi del Real Madrid non son mica tristi perchè domani il Bayern non gioca la finale! E’ la mentalità nostra”.
COSA ODIA E COSA HA IMPARATO DAL NOSTRO CALCIO
“Ho imparato dovunque, imparo tutti i giorni, e tutte le esperienze sono importanti. Io non sono nessuno per consigliare, però se qualcuno mi chiede un consiglio dico di non fare la stessa carriera nello stesso paese, perchè confrontare le culture è bello e arricchisce un allenatore. Io ho lavorato in Spagna 4 anni, 3 e mezzo in Inghilterra, ora 2 in Italia, più quelli in Portogallo, e sono privilegiato e quindi posso dire che anche il calcio italiano mi ha migliorato”.
Danilo De Vittorio – www.calciomercatonews.com