UDINE – Se pensi a Baranquilla, popoloso centro della Colombia, non puoi non associarla al Carnevale della città, secondo soltanto a quello di Rio e patrimonio dell’UNESCO dal 2003. Chi ama le sonorità latine, invece, penserà subito a Shakira nata a Baranquilla ma con radici italo-libanesi. E chi ama il calcio? Se siete veri appassionati conoscerete l’Atletico Junior, squadra della città, se siete maniaci del calcio conoscerete anche l’Escuela Barranquillera ma ciò che maggiormente oggi come oggi va conosciuto è il talento cristallino di un giocatore nativo di San Tomas, alle porte di Baranquilla. Luis Muriel inizia a tirare calcio ad un pallone da giovanissimo come molti ragazzi e si forma nella prima parte della sua carriera nell’Escuela di Santo Tomás per passare poi fugacemente nelle giovanili dell’Atletico Junior. Il passaggio fondamentale della sua carriera avviene con il transito nell’Escuela Barranquillera, società di formazione calcistica controllata da Agustín Garizábalo, guru della pedagogia sportiva e collegato alla squadra del Deportivo Cali. E’ un passaggio fondamentale perchè qui Luis Muriel si forma maggiormente come calciatore ed affina le sue abilità tecniche per poi passare, nel 2008, nelle Juveniles B proprio del Deportivo Cali con cui un anno piu tardi conquista il campionato U18.
Il 12 Luglio 2009 esordisce nel massimo campionato colombiano, disutando uno spezzone di partita con l’Envigado dopo di che viene lasciato in naftalina. Lo rivediamo in campo nel marzo 2010 e da qui in poi è un Climax perchè nelle 10 partite disputate da quel 4 Marzo 2010, quando viene buttato nella mischia contro il Cucuta Deportivo per reecuperare il risultato ed è lui stesso a segnare il goal del pareggio finale, segna 9 goal per una media pazzesca di un goal ogni 80 minuti.
Questo eccezionale score gli consente di guadagnarsi i gradi per partecipare alla spedizione colombiana al Torneo di Tolone mentre in precedenza non era stato preso in considerazione per il Sudamericano Sub-20.
Da più parti viene fatto un paragone con Ronaldo (“il Fenomeno”) per caratteristiche tecniche. In un intervista Luis Muriel afferma che in passato aveva un altra cosa in comune con Ronaldo: veniva sopranominato “el Gordo” in un periodo della sua vita in cui aveva qualche chilo di troppo. Giocatore veloce, con un ottimo controllo della palla e spiccata tecnica individuale. Durante la sua permanenza agli ordini dei tecnici dell’Escuela Barranquillera ha lavorato moltissimo sull'”arte di fare goal” acquisendo in invidiabile freddezza davanti al portiere avversario.
Fonte: Generazioneditalenti.com
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