MILANO – Nel giorno degli addii ufficiali, quelli di Leonardo e Zaccheroni, ci sono stati anche dei saluti sussurrati, quasi di nascosto. Quello di Ronaldinho e quello di Buffon, ad esempio. La loro frase è stata “Non so cosa ci sia nel mio futuro”, ma questa frase spesso vale più di un’ammissione. La faccia di Buffon mentre diceva “non dico niente perché non so cosa succederà” era più eloquente di qualsiasi frase esplicita. Era lì con la fretta di andare via, e non solo perché in auto lo attendeva la compagna Alena seredova. Aveva voglia di scappare, di andare via, di uscire da un incubo. Sul volto di questo campione straordinario, l’esperienza di questa stagione è stata peggio della serie B: quella volta non aveva colpa, era successo qualcosa di irripetibile, un tiro imparabile. Stavolta è diverso, c’è la consapevolezza di aver fatto parte della disfatta, pur non essendo il responsabile numero uno.
Ronaldinho è in una posizione completamente diversa. E’uno dei pochi aspetti positivi di una stagione per lunghi tratti anonima. A parte qualche festa a base di borghi, samba e carnevale, ha quasi sempre giocato bene, ha inventato assist, ha mostrato – valutazione arbitraria – più o meno l’80 per cento del miglior Ronaldinho. Adesso sa benissimo che il prossimo allenatore, chiunque egli sia, non potrà valorizzarlo come ha fatto Leonardo. Ecco perché il fratello Roberto de Assis, con la sua panzetta da commendatore, minaccia di riflettere su possibili offerte. Dice di non aver parlato di rinnovo del contratto con il Milan, forse perché quando gli hanno proposto il dimezzamento dello stipendio ha fatto finta di non capire.
Resta da scoprire dove possano andare questi due giocatori, ma non è difficile arrivarci con il ragionamento. Stipendi di quel livello possono essere pagati solamente da Chelsea, Manchester United, Manchester City, Real Madrid, Barcellona e Inter.
Dando per scontato che l’Inter non può essere interessata ai due per motivi evidenti, Buffon può andare solo a uno dei due Manchester e potendo scegliere andrebbe ai Red Devils, visto che Van der sar va verso un sereno pensionamento pur avendo un altro anno di contratto. Ronaldinho invece ha bisogno di un amatore, di uno che creda in lui. Impossibile che possa essere richiamato dal Barcellona o diventare un obiettivo del Real.
La logica porta verso il Manchester City e lo scherzo del destino è che Buffon e Dinho potrebbero ritrovarsi di fronte in un derby di Manchester dopo aver giocato la loro ultima gara italiana uno contro l’altro.
fonte: sportmediaset.it
La Redazione di Calciomercatonews.com
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