Milan, Leonardo dà l’addio ma merita un grazie

MILANO – Leonardo Nascimento de Araujo è un signore vero e l’ha dimostrato anche al momento dei saluti. Ha detto ciao proprio in un venerdì di vigilia, in un giorno che ha consentito al Milan di ritagliarsi uno spazio mediatico per raccontare – in fondo – una bella storia. Che è quella di un allenatore gentiluomo, capace di tirare fuori il meglio da una squadra che sembrava dirigersi verso una pericolosa deriva. Non aveva dubbi, ma poteva tirare avanti fino a lunedì, quando gli sarebbe stato riservato qualche centimetro quadrato sulle prime pagine invase da feste scudetto. Degli altri.
Meglio di così non poteva fare. Ha ragione Arrigo Sacchi quando dice che il cammino di questo Milan è stato miracoloso, che nell’intervallo di Milan-Roma, domenica 18 ottobre, in tribuna ci si chiedeva che possibilità avessero i rossoneri di salvarsi. Più avanti c’è stata la clamorosa rimonta, con il Milan pronto al sorpasso sull’Inter, operazione mancata a varie riprese e poi definitivamente abbandonata.

Qualche detrattore dice che in realtà Leonardo non poteva nemmeno fare peggio di come ha fatto, ma un giudizio di questo tipo è riduttivo. Oltre al terzo posto e al numero di punti, va a suo merito anche un’opera rivitalizzante nei confronti di alcuni giocatori, Ronaldinho e Borriello su tutti.

Alla fine, Leonardo ha deciso di seguire il cuore. Dopo tanti anni in Italia e in giro per il mondo ha pensato di tornare in Brasile e di cambiare professione. Non è ancora chiaro se il suo prossimo ruolo sarà quello di commissario tecnico della Nazionale brasiliana o di alto dirigente del Comitato organizzatore dei Mondiali 2014. L’uno e l’altro ruolo però sembrano perfetti per lui che ha una bella immagine, parla tutte le lingue del mondo e sa farsi volere bene da chiunque. Proprio perché è un signore vero.

fonte: sportmediaset.it

La Redazione di Calciomercatonews.com

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