MILANO – Di seguito l’editoriale di Mario Sconcerti de Il Corriere della Sera.
La Roma resta attaccata all’Inter e si regala un piccolo dubbio finale che se non altro ribadisce l’importanza della sua stagione. I rischi che corre l’Inter sono minimi, ha però il peso di dover vincere. Qualunque altro risultato a Siena non basterebbe. È stata la giornata dei perdoni. A Roma Totti è stato trionfalmente accolto dal suo pubblico come un martire colpito al cuore dalla reazione nazionale al dopo Balotelli. A San Siro lo stesso Balotelli ha segnato ed è poi uscito tra gli applausi del pubblico che meno di tre settimane fa aveva offeso. Al di là della mancanza di misura su quasi tutto quello che lo riguarda, Totti stupisce ancora per il suo rendimento. Un gol, un palo e un assist a Parma otto giorni fa, 2 reti al Cagliari ieri. In tutto 14 su 21 presenze, una media altissima, 0,66, praticamente la stessa di Milito (0,68). È pieno di acciacchi, piedi e gambe hanno preso migliaia di colpi e ogni volta recuperare diventa qualcosa di più lento, ma resta ancora il miglior giocatore italiano. È strano e probabilmente dannoso che Totti sia stato escluso dai Mondiali in Sudafrica. Non doveva essere un titolare, doveva portare la sua differenza nei momenti di difficoltà della partita. Sarebbe stato un perfetto tredicesimo uomo. È vero che alla sua età non si può giocare ogni tre giorni, ma nemmeno all’età di Cannavaro, di Zambrotta, di Grosso, dello stesso Di Natale. Abbiamo quasi per intero una squadra vecchia. È vero che è stato lui a lasciare la nazionale, ma anche Lippi si è chiamato fuori per due anni e poi è tornato. Comunque, ormai è tardi.
A proposito di nazionale, la Juventus deve adesso difendere il settimo posto che le permette un piccolo ponte sulle coppe europee. Il suo problema non era di condizione come sostiene invece da tempo Zaccheroni. La crescita di forma si è infatti subito interrotta, ha portato solo 4 punti nelle ultime quattro partite. Temo sia da rivedere l’intero esperimento Zaccheroni, al quale non si possono dare responsabilità serie per questa situazione di classifica, ma che alla fine sta portando meno punti anche di Ferrara: 1,375 uno, 1,571 l’altro. Il problema in sostanza non è seMelo sia un buon giocatore, certamente lo è come lo sono gli altri. La Juve ha certamente ottimi giocatori. Il problema è se sono migliori di quelli di Inter-Roma-Milan. E qui la risposta è quasi sempre no.
La Samp ha fatto un passo avanti importante, ma per arrivare quarta dovrà battere il Napoli. A parità di punti passerebbe il Palermo. La Samp è un meccanismo straordinario, nettamente oltre il proprio valore. Forse bisognerebbe guardare con più attenzione a Delneri, senza cercare troppo all’estero. Ma anche senza essere ossessionati dal bisogno di avere gente della casa. Non credo che Van Basten sia da Milan. E penso che la scolarizzazione di Galli costerebbe un numero di punti che renderebbe difficile anche la prossima stagione.
La redazione di Calciomercatonews.com