ROMA – Dal 34° minuto del primo tempo al 38° della ripresa, l’Inter è stata campione d’Italia, ma alzi la mano chi non si aspettava la vittoria della Roma nel finale all’Olimpico. Certo, nel calcio le sorprese non mancano mai, ma non fino a questo punto. Poco male, si deciderà tutto nell’ultima giornata con l’Inter a Siena e la Roma proprio a Verona, in casa del Chievo. L’importante è che anche stavolta l’Inter abbia dimostrato la sua forza, portando a casa l’ennesima vittoria in rimonta. Molto è successo subito dopo una traversa in avvio di Stankovic con Thiago Motta che ha involontariamente trasformato nel vantaggio clivense una palla vagante. Stessa storia nell’altra area con l’autorete di Mantovani nel tempo di un giro d’orologio. Poi, dopo la mezz’ora, nel giro di cinque minuti Cambiasso e Milito hanno riportato l’Inter in vantaggio di sicurezza prima del riposo. Ad inizio ripresa Balotelli ha realizzato subito il quarto gol, stipulando una tregua con San Siro: gli applausi li ho sentiti, anche se non proprio scroscianti. In ogni caso Mario è sembrato finalmente sulla stessa lunghezza d’onda della squadra, nei suoi comportamenti prima ancora che nel suo rendimento. Se poi l’Inter ha incassato altri due gol fino è perché, distratta dal momentaneo vantaggio del Cagliari, è rimasta in campo con l’orecchio all’Olimpico, sperando in ulteriori aggiornamenti positivi. Il Chievo ne ha approfittato, arrampicandosi prima con Granoche e poi con Pellissier alla mezz’ora della ripresa fino al 4-3 finale. Nel finale l’Inter, che ha colpito anche un palo con Pandev, ha avuto più possibilità di segnare il quinto gol che il Chievo di pareggiare. In ogni caso la partita è filata via senza grossi problemi per l’arbitro Banti e l’assenza dei Sneijder non si è neanche sentita. Ora ci si gioca tutto negli ultimi 90 minuti contro il Siena, squadra già retrocessa e col primato negativo del maggior numero dei gol subiti in questa stagione. Ovvio che l’Inter debba vincere, potendo contare dopo tanto tempo su una settimana intera di lavoro in vista solo di questa gara, l’ultima, quella che metterà assegnerà lo scudetto 2009-10. L’Inter, come due anni fa a Parma, arriva a giocarsi tutto all’ultimo, padrona del proprio destino. Non servono tanti discorsi, solo un ultimo sforzo.
Fonte: www.qsvs.it
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