TORINO – Nel caso in cui Rafa Benitez non dovesse arrivare ad allenare la Juve, i dirigenti bianconeri hanno già tre nomi come alternativa: Gigi Del Neri, Cesare Prandelli e Luciano Spalletti. Ecco chi potrebbe arrivare con tutti e tre gli allenatori.
-GIGI DEL NERI: L’arrivo di Gigi Del Neri sancirebbe il ritorno ufficiale al 4- 4- 2. Quindi l’acquisto di due esterni offensivi e la probabilissima cessione di Diego. Sul conto del brasiliano si registrano alcuni movimenti ( ma siamo al livello di semplici pour parler) che riconducono alla Spagna. Insomma, bisognerà capire l’attendibilità delle indiscrezioni, mentre è certo fin d’ora che lo juventino non ha le caratteristiche per soddisfare Del Neri, dal momento che è impensabile schierarlo come esterno e quanto meno azzardato farne una seconda punta. Tra i giocatori che dovrebbero essere graditi all’attuale allenatore della Samp c’è Juan Manuel Vargas, dato per sicuro partente a Firenze. Non è poi un mistero che nel corso dell’ultima stagione gli osservatori bianconeri siano stati spesso in trasferta a Lisbona, per verificare in prima persona i progressi di Angel Fabian Di Maria. L’argentino in estate lascerà il Benfica, ma su di lui si è mosso con decisione il Real Madrid. Pista suggestiva insomma, ma non semplice. Un altro papabile al trasferimento in bianconero è il laziale Aleksandar Kolarov, mentre a destra si torna a parlare di Gregory Van der Wiel.
-CESARE PRANDELLI: Se l’allenatore fosse Cesare Prandelli, un’idea del mercato da fare è stata già abbozzata. Per lui servirebbero: due esterni bassi, due esterni alti, un regista e un centravanti. Degli attuali esterni della rosa forse il solo Caceres (per altro da riscattare con il Barcellona) è l’unico che potrebbe sperare di rientrare nella riforma prandelliana. Il resto deve essere tutto nuovo e magari potrebbe comprendere un grande nome come quello di Robben. E’ probabile, anche se non scontato, che Prandelli provi a esportare a Torino il sistema di gioco che, con qualche variazione, gli ha permesso di ottenere ottimi risultati a Parma prima e a Firenze poi. Quattro difensori, con esterni molto dinamici, due centrocampisti solidi davanti alla difesa (uno dei quali potrebbe essere Riccardo Montolivo, suo pupillo e ritenuto il regista che manca nella rosa bianconera) e tre centrocampisti offensivi, fra i quali potrebbe esserci anche Iaquinta in una posizione simile a quella ricoperta talvolta con l’Italia di Lippi e al centro dei quali starebbe Diego. Davanti a loro un centravanti, un uomo da 20 gol a campionato (di cui Amauri, se non si riprende, sarebbe costretto a fare la riserva). A questa già imponente campagna acquisti si potrebbe pure aggiungere un centrale difensivo, dando per scontato l’addio di Fabio Cannavaro, considerata l’età di Legrottaglie e l’assenza di alternative a questi due da affiancare all’intoccabile Giorgio Chiellini, intorno al quale nascerà la difesa del futuro.
-LUCIANO SPALLETTI: La duttilità tattica è uno dei tratti distintivi di Luciano Spalletti, capace negli anni giallorossi di varare una formazione senza punte di ruolo per ovviare a oggettivi problemi di rosa. Il legame con Marotta ne fa il candidato ideale per la nuova Juve, quello sancito da firme e rogiti notarili con lo Zenit lo rende all’atto pratico quasi inavvicinabile. Contatti in questi giorni ce ne sono stati, ma non risultano sostanziali passi avanti. Come sarebbe, comunque, una Juve targata Spalletti? Probabilmente Diego ne farebbe ancora parte e in linea di massima potrebbe essere confermato anche il famoso rombo. Ma non dubitiamo che in questo caso Spalletti chiederebbe esterni difensivi con grandi capacità in fase di spinta.A destra i nomi sono noti, si va da Bakari Sagna a Gregory Van der Wiel, passando magari da una soluzione interna come Mattia Cassani. Mentre a sinistra prenderebbe quota la soluzione Riise, giocatore assai gradito al tecnico di Certaldo. A proposito di ex giallorossi, sicuramente un tentativo verrebbe fatto per portare Philippe Mexes alla Juve. Il francese con Spalletti era considerato una pedina fondamentale, mentre nella gestione Ranieri è retrocesso al ruolo di panchinaro.
Alessio Bianchini – www.calciomercatonews.com
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