ROMA – Ci mancava anche questa. Mentre i tifosi della Roma si mobilitano per testimoniare la loro solidarietà a Francesco Totti presentandosi vestiti con la maglia giallorossa n.10 sugli spalti dell’Olimpico domani contro il Cagliari, in Vaticano c’è chi segue il cattivo esempio dato mercoledì scorso nella finale di Coppa Italia dall’uomo-simbolo della squadra della capitale. Succede infatti che in una delle partite dei quarti della Clericus Cup, , quella fra i campioni in carica della Redemptoris Mater e l’Università Gregoriana, ci siano scintille per un gol fantasma segnato da don Tisato, ex giocatore delle giovanili del Chievo, con una furbata che fa arrabbiare e provoca una reazione scomposta fra gli avversari. Al punto che un difensore dei gregoriani, il tedesco Matias Kugler perde la testa e, alla ripresa del gioco, commette un fallo uguale a quello di Totti su Balotelli, con calcione da dietro, nei confronti del’avversario neocatecumenale don Piermarini, che poco prima si era procurato la punizione dal limite da cui era poi scaturita la rete contestata. La partita era andata avanti tranquilla fino al 2-1 per la Redemptoris Mater, poi però un mani in area neocatecumenale aveva regalato il pareggio alla Gregoriana con un rigore trasformato da Rutigliano, un frate cappuccino di Bari. Quindi il ‘giallò dell’atto sicuramente poco ecumenico che decide questa sfida: Piermarini viene atterrato sulla lunetta dell’area, l’arbitro fischia la punizione tra l’insorgere delle proteste degli avversari, che circondano il direttore di gara, decisi a non offrire l’altra guancia. Nel frattempo arriva dalle retrovie Tisato, che prende il pallone, spostandolo dal punto di battuta, e indisturbato calcia in rete a porta vuota. Convalida del gol da parte della terna e via alle proteste gregoriane. Il capitano dei gregoriani Crnjak si leva fascia, la maglia e lascia il campo. L’allenatore Ranieri viene espulso. Alla ripresa del gioco, dopo molti minuti, alla prima azione di gioco, Kugler ‘maltrattà Piermarini come Totti su Balotelli: rosso diretto per il difensore e partita chiusa. Passa il Red Mat, con metà degli studenti-calciatori della Gregoriana assenti nel terzo tempo di preghiera. «Noi preghiamo un altro Dio», hanno detto per spiegare il rifiuto di ringraziare l’Altissimo. Preghiere e ‘raccomandazionì ci sono state invece al termine dell’altro quarto di finale che ha promosso per la prima volta alle semifinali il Pontificio Collegio Brasiliano, vincitore per 1-0 sulla Mater Ecclesiae. Al termine della partita i sacerdoti brasiliani, subito dopo il terzo tempo con preghiere, hanno rivolto una ‘invocazionè anche al ct della loro Sele‡ao Dunga affinchè convochi per il Mondiale Neymar, il 18enne prodigio del Santos che è diventato un autentico ‘tormentonè per Dunga. Anche la settimana scorsa, al termine della loro precedente partita i giocatori-seminaristi brasiliani, avevano rivolto un appello al tecnicoa per la convocazione di Neymar. Fra pochi giorni sapranno se loro preghiere sono state ascoltate, visto che il ct sembra intenzionato a comunicare la lista dei 23 per il Sudafrica martedì 11 maggio.
fonte: Ansa
La Redazione di Calciomercatonews.com
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