TORINO – C’eravamo tanto amati. La lunga storia tra Trezeguet e la Juventus è al capitolo finale. Salvo clamorosi colpi di scena, domenica contro il Parma il 32enne francese giocherà l’ultima partita con la casacca bianconera di fronte al suo pubblico. O meglio, gli ultimi spiccioli di gara perché, dopo i 45 minuti disputati ieri dal francese in un’amichevole contro il Santhià, le sue condizioni fisiche non sembrano sufficienti per scendere in campo dal primo minuto.
Sono passati dieci anni dall’arrivo di Trezeguet sotto la Mole. Due lustri scanditi da quattro scudetti (due revocati), un titolo di capo-cannoniere e due Supercoppe italiane. Con 171 gol in 318 partite, Trezeguet è – e resterà a lungo – il principe dei bomber stranieri dell’ultracentenaria storia bianconera. Ne ha segnati quattro in più di Sivori e sette in meno di Bettega, che conserverà il terzo posto alle spalle di Del Piero e Boniperti nella graduatoria all time.
Addio David. Del suo film in bianconero rimarranno per sempre impressi nella memoria collettiva il gol segnato in rovesciata al Real Madrid, su assist di Ibra, negli ottavi di finale di Champions del 2005 e quello di testa rifilato al Milan a San Siro, su splendido invito di Del Piero, il sigillo sullo scudetto del 2005 (poi cancellato da Calciopoli). Ma anche la reazione contro i dirigenti al termine della stagione in serie B. Annus horribilis 2006-07: «Ma come, ho fatto 15 gol e mi mandate via?».
Adesso sì, è tutto pronto per il divorzio. Lo cercano in Grecia, Turchia, Spagna e Sudamerica. Il suo procuratore Caliendo ha programmato per i prossimi giorni un blitz in Argentina (River Plate) e Brasile (Corinthians). Dopo l’addio a Nedved dell’anno scorso, il popolo juventino si prepara a celebrare un altro mito. Mamma Beatriz, la tifosa numero uno di David, è pronta a lanciare per l’ultima volta i suoi coriandoli nel cielo sopra l’Olimpico.
Fonte: Leggo
La redazione di Calciomercatonews.com