ROMA – Un calcione che costa il Mondiale… Questo in sintesi, squalifica a parte, è il prezzo che Totti dovrà pagare per la sua follia, commessa sotto gli occhi del ct. Marcello Lippi non può infatti non tenere conto di questa aggravante a carico, tra l’altro, di un giocatore che si è chiamato fuori dall’azzurro per tutte le qualificazioni Mondiali.
Sul suo sito ufficiale il romanista accusa Balotelli di averlo provocato e, conoscendo SuperMario gli si può anche credere. Nulla giustifica però un gesto che con un po’ più di sfortuna potrebbe costare un infortunio di mesi o addirittura la carriera a chi lo subisce.
Il 13° cartellino rosso del romanista conferma una certa tendenza a cadere nelle provocazioni e fa il giro del mondo, trovando ovunque condanne unanimi e danneggiando l’immagine di Totti all’estero… Immagine già compromessa con lo sputo a Poulsen agli Europei del 2004 che gli costò 3 giornate di squalifica.
Anche in quel caso il giocatore parlò di provocazione, salvo invocare, poi, l’immunità (causa goliardia rientrante nelle regole del gioco) per gesti che possono essere interpretati proprio come provocazioni! 13 espulsioni che non hanno precedenti nell’elite dei fantasisti italiani, in cui Baggio è solo a quota 3 cartellini rossi, Del Piero a 2!
Il record di giornate di squalifica per Totti risale all’aprile del 2005: 5 turni per un calcetto e uno schiaffo a Colonnese in Siena-Roma, condotta meno grave rispetto a quella di mercoledì sera. Vero che i fuoriclasse prendono tanti calci e possono perdere la pazienza; vero anche che, proprio perché fuoriclasse, possono aprire la bocca e sfogarsi a parole… tanto, per loro, c’è sempre chi chiude un occhio!
fonte: sportmediaset.it
La Redazione di Calciomercatonews.com