Come molti grandi campioni anche Francesco Totti è stato, nel corso della sua carriera, vittima di alcuni “episodi spiacevoli”. Nel corso della sua favolosa carriera, infatti, il capitano giallorosso si è reso protagonista di alcuni gesti poco carini nei confronti dei suoi avversari. Ieri sera il numero 10 della Roma si è reso protagonista di 40 minuti davvero nervosi, ricchi di interventi al limite ed alcune scorrettezze. In primis un calcetto in testa a Thiago Motta, dunque il calcione rifilato a Balotelli che gli è valsa l’espulsione. A fine gara Totti non si è scusato, ma si è giustificato, adducendo come scusa alcune provocazioni di SuperMario, sia ieri sera che in un famoso Inter-Roma (la linguaccia alla curva giallorossa). Ma queste giustifiaczioni non bastano. Totti è un campione, un uomo maturo, che deve saper controllare i nervi ed esser superiore a tali gesti, migliore. Balotelli è un ragazzo arrogante, strafottente, indisciplinato. Va capito ed aiutato, punito ed isolato a volte, ma non colpito. Il lavoro che Mourinho sta facendo con lui è fantastico, bastone e carota, ed in questo ha una grande mano dalla società (compatta con lui) e da Marcello Lippi, che, nonostante l’amoria di centravanti in Italia, non chiama il ragazzo e di fatto spalleggia lo SpecialOne. Pensiamo a Cassano, un personaggio simile a Mario. Da un lato c’era Capello, che ha provato in ogni modo ad aiutare il ragazzo. Dall’altra Trapattoni e Donadoni che, per propri interessi, chiamavano il giocatore in Nazionale. Cassano è maturato, ma da solo, mettendoci anni e “sprecando” stagioni in cui il suo immenso talento avrebbe potuto condurre qualsiasi squadra al successo. Balotelli è giovanissimo ed ha un radioso futuro davanti, se mette a posto la testa. E’ giusto punirlo, ma non così Totti; siamo sicuri che tu ti sia pentito.
Daniele Berrone – www.calciomercatonews.com