MILANO – In occasione del match del campionato 2004/05 tra Inter e Sampdoria venne sorteggiato per dirigere la gara l’arbitro Bertini, ritenuto dagli accusatori del processo di calciopoli, uno degli esponenti della cupola di Moggi.
Dalle nuove intercettazioni sono emerse però alcune conversazioni fra il designatore arbitrale di allora Paolo Bergamo e il presidente dell’Inter Giacinto Facchetti. Una in particolare arriva poco prima di quella partita, alle 12.53 i due si chiamano. Facchetti dice: « Sto andando allo stadio l’ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L’ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri » . Bergamo risponde: « Vedrai che sarà una bella partita. ( Bertini) viene predisposto a fare una bella partita » . Facchetti: « Si si, va bene » . Bergamo: «È una sfida che vedrai la vinciamo insieme. Vedrai che le cose andranno per il verso giusto poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati, fa morale … » .
La partita finì in gloria per l’Inter che con Vieri-Recoba e Martins, rimontò la Samp, regalandosi uno dei più bei successi degli ultimi anni. Non per i carabinieri però. Secondo l’informativa su quella partita, in quella designazione e in quella partita trovano una conferma dello strapotere di Moggi, che intervenì su Bergamo per fare designare il “fedele” Bertini e poi sullo stesso Bertini ( attraverso la presunta utenza svizzera) per condizionare la partita dell’Inter, con ripercussioni per lo scudetto. E infatti, sostengono i Carabinieri, l’Inter fu bloccata sul 3-3 (peccato che la gara terminò 3-2 per i nerazzurri n.d.r.).
Alessandro Iraci – www.calciomercatonews.com