TORINO – Dopo i curiosi minimi stagionali della 35ª giornata ( minor numero di falli, 294, minor numero di gialli, 36), questo 36° turno ha riportato i falli sopra quota 300 ( 318) e i gialli sopra quota 40 (45). Stabili invece, per la terza giornata consecutiva, le espulsioni, 4 anche questa volta. Dimezzati invece i rigori, 2, dopo due turni da 4 penalty.
A 180’ dal termine la relativa classifica vede i falli totali sopra quota 12 mila (12.133), col Catania primo e ormai irraggiungibile a quota 731, davanti al Genoa a 657. La squadra di Mihajlovic comunque potrebbe risultare la formazione relativamente meno fallosa del decennio tra quelle che hanno vinto la stessa classifica (al top la Juve di Capello di cinque stagioni fa, arrivata a 841 falli), restando sotto i 754 falli del Lecce di un anno fa.
Venendo alle vicende dell’ultima giornata si è molto parlato di Lazio- Inter, per il clima particolarissimo vissuto domenica notte all’Olimpico. Dal punto di vista disciplinare, il match è stato il meno falloso del terzultimo turno ( insieme a Cagliari-Udinese): 22 falli. Due i gialli, uno per parte. Per contro Parma- Roma è stata la sfida più accesa: 42 falli. Nove i cartellini accumulati al Tardini, nell’anticipo di sabato: 8 gialli (5 ai padroni di casa) e un rosso ( parmigiano). Stessa performance disciplinare in Chievo- Napoli ( 8 ammonizioni e una espulsione).
A proposito di gialli, con i 5 beccati a Catania, la Juve è arrivata a 100 ammonizioni contro (sesto posto assoluto), con uno sbilancio di 18 cartellini in rapporto a quelli pro, peggior risultato tra le big, e terzo posto assoluto, dopo Atalanta (-28) e Chievo (- 24). Per i bianconeri si tratta di record negativo ( con la A a 20 squadre), dopo i 95 cartellini di due stagioni fa, da neopromossa. Un anno fa in tutto la Juve arrivò a 73 ammonizioni contro.
Fonte: Corriere dello Sport
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