ROMA – Josè Mourinho, allenatore dell’Inter, ha parlato nella conferenza stampa per-Roma, il giorno della vigilia della finale di Coppa Italia in programma domani sera alle ore 20:45 all’Olimpico. Come al solito, è stato un Mourinho frizzante e pungente che non ha risparmiato nessuno, scagliandosi principalmente contro la Roma e Rosella Sensi. Ecco le parole del tecnico portoghese:
ROSELLA SENSI
“Vergogna è rubare. Se l’Inter arriva a giocare la finale di Coppa Italia, di Champions League e a giocarsi lo scudetto, esigo rispetto. La signora può essere il presidente, può essere nata in una culla d’oro, ma rispetti la mia squadra e i miei giocatori. Se resto al 100%? No, nel calcio non si può dire mai niente”.
ROMA
“Se c’è un problema tra tifoserie non è un problema mio. Io sono qui da due anni, ho capito qualcosa ma non tutto. I miei giocatori a Roma hanno fatto una partita come tutte le altre. E’ una stagione molto bella per la Roma – ha cominciato – , ha la fortuna di giocare la finale di Coppa in casa. E’ una situazione unica al mondo, non l’ho mai vista. Non facciamo un dramma, ma la situazione è questa”. “Due anni fa, la Roma ha lottato fino alla fine per il campionato. Ha fatto cose importanti in Champions. Lo scorso anno, ogni volta che abbiamo giocato con la Roma ho avvertito il potenziale della squadra. Quest’anno, vista l’esperienza e la qualità della rosa, era chiaro che la Roma avrebbe lottato per le prime 3 o 4 posizioni. Settimana dopo settimana ha migliorato molto, ha approfittato di un periodo in cui ho smesso di andare in conferenza stampa. Tutti sappiamo per quale motivo ho smesso di andare in conferenza stampa. Loro fuori dall’Europa League? Nonè una competizione difficile, ci giocano la decima del campionato spagnolo e del campionato inglese. Ha avuto una partita negativa con il Panathinaikos ma ha disputato una stagione fantastica. E’ merito di tutti: allenatori, squadra, tifosi e società, che ha lavorato bene. Però i giocatori dell’Inter che sono in prestito nelle altre squadre contro di noi giocano sempre benissimo. Contro di noi, i portieri danno il massimo. Contro la Roma, no. Loro sono fortunati. Noi, invece, no”.
5 MAGGIO
“Si gioca il 5 maggio? Non vedo il problema. Per me il 5 maggio è il giorno di Santa Irene da Lecce, patrona della pace, e della morte di Napoleone. Punto e basta”.
ZERU TITOLI
“Zeru titoli non è una vergogna se lotti fino alla fine. Se finisci al quinto posto a 30 punti dal primo, è un conto. Se arrivi in fondo, zero titoli non sono un dramma o una vergogna. Se vinciamo tre titoli è storico. Se ne vinciamo due è positivo. Se non ne vinciamo, pazienza. Non è un dramma. C’è chi in settimana è in vacanza. E poi, ironia del destino, il calcio italiano spera che l’Inter vinca la finale di Madrid per non perdere una squadra in Champions. Ho vinto 5 campionati e non ho mai vinto con difficoltà. Ho sempre detto che un giorno avrei voluto la pressione di lottare fino alla fine. Mi sbagliavo: è molto più bello vincere con 20 punti di vantaggio, 5-6 giornate prima della fine del torneo”.
TIFOSI GIALLOROSSI
“Se vorranno venire a tenerci svegli tutta la notte non sarà un problema. Ci siamo abituati, è successo da poco anche a Barcellona. Così come se in campo, qualcuno della Roma dovesse buttarsi per terra e simulare non sarebbe un problema: siamo pronti anche a questo. . Ranieri? Nessun problema con lui, sono solo storie vecchie e dimenticate”.
Danilo De Vittorio – www.calciomercatonews.com