TORINO – Le quattro pagine che compongono l’esposto redatto dall’avvocato della Juventus, Michele Briamonte, non sono state ancora inviate alla Federcalcio. Ma sono ormai pronte e custodite nello studio legale. Prima di notificarle al Palazzo, verranno illustrate nel prossimo Consiglio di Amministrazione bianconero, il 10 maggio, affinché tutti i consiglieri siano partecipi e condividano un passo importante che la società intraprende. E’ logico pensare che da lì a qualche giorno l’esposto arriverà anche a destinazione, e cioè sul tavolo del presidente della Figc, Giancarlo Abete. Duecento righe mal contate che contengono due richieste: prima di tutto la revoca dell’assegnazione dello scudetto 2005- 06 ( quello dato all’Inter), decisa in quell’ormai fatidico 26 luglio 2006 dal commissario straordinario Guido Rossi, e poi il deferimento di eventuali soggetti che risultino colpevoli di comportamento antisportivo a conclusione dell’indagine aperta dalla procura federale. In pratica la Juventus chiede una giustizia uguale per tutti: come aveva già sottolineato nella note di inizio aprile, il trattamento deve essere paritario, dovranno essere utlizzati gli stessi pesi e le stesse misure nel valutare le intercettazioni che condannarono il club bianconero e quelle che emergono adesso.
Fonte TuttoSport
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