LONDRA (Inghilterra) – Il sogno dell’Amburgo di tornare a disputare una finale europea, dopo quella storica di Coppa dei Campioni del 1983 vinta contro la Juventus ad Atene, si infrange contro la caparbietà e la determinatezza del Fulham di Roy Hodgson, che con un furioso secondo tempo ribalta lo svantaggio di un gol e, vincendo per 2-1, conquista l’accesso alla finale di Europa League, che si terrà proprio nello stadio degli sconfitti tedeschi. Formazioni Sia il Fulham, sia l’Amburgo, recuperano all’ultimo momento due pedine importanti. Negli inglesi è in campo il goleador Bobby Zamora, nell’Amburgo il difensore esterno Dennis Aogo, appena giunto in volo dalla Germania, smaltita un’infezione gastro-intestinale. E’ un Amburgo irriconoscibile, per gioco e determinazione, dopo la cacciata dell’allenatore Bruno Labbadia, inviso ai giocatori, quello che, sotto la guida dello sconosciuto tecnico olandese Ricardo Moniz, prende subito il sopravvento ed il controllo del gioco. A centrocampo un ottimo Jarolim è suggeritore di una serie di pericolose puntate offensive, affidate soprattutto all’estroso, veloce, Pitroipa sulla fascia sinistra. Ma Hughes e Hangeland, al centro dell’area del Fulham, neutralizzano un Van Nilsterooy mai pericoloso. Fino al gol dell’Amburgo: un’incredibile punizione di Petric, da 29 metri, imparabile sotto la traversa di Schwarzer. Reazione Passato in svantaggio il Fulham non può non reagire e la situazione sul campo cambia. L’iniziativa passa agli inglesi, che accendono un’offensiva continua e pressante soprattutto sulla fascia destra Duff e Gera. I suggerimenti finali sono, però, troppo prevedibili, quasi esclusivamente per Zamora, che si dà molto da fare, si muove in continuazione, ma al momento decisivo è ingabbiato da un implacabile Demel, con Boateng o Mathijsen sempre pronti al raddoppio. Ma nella ripresa è il Fulham a mantenere iniziativa ed ad aumentare incessantemente la pressione offensiva. Mentre l’Amburgo perde forze e concentrazione. Sotto la spinta inglese, Demel non riesce ad opporsi al controllo aereo ed alla girata al volo di sinistro con il quale Davies, al 24’ del secondo tempo coglie il meritato pareggio. E gela definitivamente i tedeschi con un’altra leggerezza di Demel, che permette a Gera, in mischia, di segnare al 31’ il gol che vale la finale.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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