MILANO – Marco Storari arrivò dal Messina al Milan per una curiosa circostanza. Il terzo portiere dell’epoca, l’australiano Kalac, era finito nel mirino della giustizia sportiva per alcune scommesse (settore ippica). Adriano Galliani, per evitare rischi, lo trascinò a Milanello dove Storari si presentò con un casco di capelli lunghi e il primo consiglio riscosso dall’ambiente fu il seguente: «Tagliati i capelli». Arrivò Storari, si allenò duramente alla scuola di William Vecchi, il preparatore, giocò poco e poi decise di partire, prima in Spagna al Levante, poi in volo a Cagliari quindi a Firenze senza riuscire a ritagliarsi un ruolo da protagonista. La vita di Marco è cambiata l’estate scorsa quando in seuenza, durante il precampionato del Milan, accaddero una serie di infortuni: e ad Abbiati, convalescente dopo l’intervento al ginocchio, si aggiunse il ko di Dida. Ancora una volta, prima di presentare la lista della Champions, il Milan fu costretto a reclutare un quarto portiere (Roma) e diede a Storari la grande chance. Colta al volo dal portiere romano che divenne un puntello molto sicuro dinanzi a una difesa rafforzata dalla guarigione di Nesta e dal lancio di Thiago Silva.
Galeotto fu un giochino a poche ore di una partita a San Siro: Storari, per non perdere la sfida di calcio-tennis si procurò uno stiramento muscolare e fu costretto a dare forfait spalancando la porta rossonera a Dida. Quando guarì si ritrovò in un altro Milan. E cioè con tutti i portieri ormai abili e arruolati, daDida ad Abbiati, retrocedendo così al ruolo di terzo portiere.
Storari ha scelto di rischiare e gli è andata bene. Appena ha visto che s’era aperta la porta della Samp (Castellazzi operato), lui ha deciso al volo di trasferirsi a Bogliasco e da quel momento ha ripreso a giocare e soprattutto a parare. Facendo dispetti mica da poco alla sua ex squadra (è in prestito alla Samp), al Milan e poi alla Roma (è nato a Roma ed è tifoso giallorosso). Adesso che ha dimostrato di essere un portiere di prima fascia, c’è da chiedersi: ma non sarebbe il caso, per il Milan, di portarlo a casa e affidargli la responsabilità da numero 1? Dida è a fine contratto, Abbiati può essere eventualmente ceduto e con i soldi ricavati, investirli sul mercato.
Come finirà? Storari ha chiesto di restare alla Samp, Garrone dovrà pagarlo, altrimenti il ritorno a Milanello è garantito, da numero due, dietro Abbiati.
fonte: ilgiornale.it
La Redazione di Calciomercatonews.com
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