Bando alle ipocrisie. Altro che tifare per le squadre italiane, stasera i romanisti si sentiranno tutti un po’ catalani e proveranno a spingere il Barcellona verso la “remuntada”. Perché? Per tanti motivi. Per la rivalità sportiva, per un possibile contraccolpo sul campionato della eventuale eliminazione dei nerazzurri, per un modo di intendere il calcio più affine ai blaugrana. Quella voglia di vincere facendo un gol più degli altri dando spettacolo, piuttosto che subirne uno di meno. Uno spirito che è tutto nelle parole del presidente LaPorta: «Non mi importa se segna Eto’o, basta che ci qualifichiamo». Come a dire che Guardiola non sta pensando di vincere 2-0 , ma ne vuole fare addirittura 4 a Mourinho. «Con tutto il rispetto – ha detto il tecnico dei campioni d’Europa – non importa l’Inter, non importa l’allenatore né i suoi giocatori. Importa solo il Barcellona, dobbiamo essere noi stessi». L’esatto contrario dell’Inter, che invece sembra pensare solo agli avversari.
fonte: Il Romanista
La Redazione di Calciomercatonews.com
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