MILANO – Finora i tifosi milanisti erano sfilati in Via Turati per protestare contro la cessione di Kakà: prima a gennaio 2009 quando si erano fatti sotto gli sceicchi del Manchester City, poi a giugno scorso, quando
partì l’offensiva decisiva del Real Madrid. Adesso altri sostenitori rossoneri potrebbero tornare a manifestare sotto la sede del Milan con un altro obiettivo: chiedere a Silvio Berlusconi di farsi da parte. E’ lo scopo
indicato da un gruppo fondato su Facebook che ha già raccolto più di 2.600 adesioni e cresce di minuto in minuto: “Berlusconi via dal Milan, manifestazione in Via Turati”, è il titolo dato all’aggregazione telematico
che, scorrendo le foto degli iscritti, raccoglie tifosi affezionati (quasi tutti ritratti nelle foto d’ordinanza con maglie, sciarpe e sulle gradinate di San Siro), stanchi della parsimonia calcistica del Cavaliere. “Stiamo
organizzando una manifestazione contro la presidenza di Berlusconi perché sta riducendo il Milan a essere la squadra più ridicola d’Europa“.
I tifosi se la prendono con “il mercato al risparmio, i parametri zero ultratrentenni e gente che sta per appendere le scarpe al chiodo”, tutti fattori che hanno portato a “questo Milan che di glorioso non ha più nulla”. Amara l’analisi finale: “Il Milan sta tramontando e a Berlusconi non gliene frega più nulla“. Pareri diffusi anche in altri forum e siti internet, facilmente rintracciabili anche nelle mail che vengono scritte a giornali o trasmissioni televisive. Settimana scorsa era stato Adriano Galliani a ribadire la linea della proprietà nel corso dell’assemblea degli azionisti nella sede della Fininvest: nessuna partenza illustre, ma nemmeno grandi investimenti sul mercato. Una posizione che non può entusiasmare i tifosi, preoccupati di un’altra stagione deludente alla quale sta facendo da contraltare un’annata finora esaltante da parte dell’Inter.
E oggi Marina Berlusconi ha ribadito il concetto: “Le società di calcio non si possono sottrarre alle regole della buona gestione, puntando sull’equilibrio tra costi e ricavi ed evitando di fare follie – ha detto la figlia del premier, presidente di Fininvest e Mondadori -. Le decisioni non dipendono da me, né mi permetto di dare giudizi. Non capisco molto di calcio anche se ho figli tifosissimi. Dal punto di vista finanziario, spero possa migliorare, anche se è vero che anche in questo campo contano i risultati”. Al momento pare che Silvio Berlusconi non intenda privarsi del Milan. La strategia sembra quella di trovare imprenditori disposti a entrare in società, portando forze fresche, ma senza costringere l’azionista di maggioranza a farsi da parte. Emblematica, ad esempio, la posizione del “patron” della Mapei, Giorgio Squinzi, al quale è stata avanzata una richiesta tramite intermediari. “Ma io adesso penso a portare in serie A il Sassuolo che è mio al 100 per cento”. Non è facile trovare chi è disposto a portare ossigeno, restando in posizione defilata. Altre suggestioni arrivano dal Medio Oriente con la Fly Emirates degli Emirati Arabi che diventerà sponsor principale a partire dalla prossima stagione. Ma per ora c’è soprattutto la rabbia montante dei tifosi, delusi da questo finale di stagione deludente, fino al punto di meditare manifestazioni sotto la sede milanista.
Fonte: Repubblica.it
La Redazione di Calciomercatonews.com