Radiazione Moggi, un caso senza fretta

ROMA – La Commissione si è tenuta, è presumibile che il parere sia stato formulato, ma non è stato ancora depositato. La Federcalcio fa filtrare questo stato dell’arte sul famoso chiarimento giuridico-sportivo relativo alla «pena accessoria» della condanna per Moggi, Giraudo e il vicepresidente federale Mazzini, cioè la richiesta di radiazione dei tre alla fine della loro squalifica (giugno 2011). Radiazione automatica È una storia lunga. Dopo le condanne sportive (nel caso dei tre, cinque anni con richiesta di radiazione), toccherebbe al numero uno federale interessare un organo giuridico per chiarire chi deve decidere sulla «preclusione a ricoprire incarichi». Ma né durante la stagione del commissariamento di Guido Rossi né in quella di Luca Pancalli si procede. A distanza di tre anni e mezzo dalle sentenze, si muove Abete che chiede lumi. La risposta della Commissione è che non serve rinviare indietro il provvedimento all’organo giudicante. Che quella «preclusione» l’ha già decisa allora. Quindi la radiazione dei tre sarebbe automatica. Mail luglio 2011 è una scadenza lontana. In mezzo c’è la vicenda della nuova inchiesta aperta dal procuratore federale Palazzi per studiare le telefonate bis, e il prosieguo del processo penale di Napoli. Insomma, in Federcalcio l’idea che si apra un altro fronte polemico non deve essere accolta con salti di gioia. A Napoli Intanto, per il processo penale, i tempi si allungano. Dopo l’udienza di martedì dedicata alle intercettazioni «torinesi» del settembre 2004, salterà probabilmente l’appuntamento del 4 maggio per lo sciopero dei penalisti napoletani. La convocazione del perito Roberto Porto, che deve procedere alle trascrizioni delle intercettazioni-bis, slitterà quindi all’11 e il nuovo materiale arriverà in Federcalcio non prima dell’inizio di giugno.

fonte: gazzetta.it

La Redazione di Calciomercatonews.com

Gestione cookie