TORINO – La prossima settimana non sarà decisiva per il futuro della Juve ma sicuramente sarà molto importante. Perchè a Liverpool è in programma un incontro tra Rafa Benitez e gli imprenditori statunitensi Ton Hicks e George Gillett proprietari della società inglese. Motivo dell’incontro: lo “sganciamento” dai reds di Benitez e di una buona metà del suo numeroso staff ( dodici persone complessivamente) che vale la pena ricordarlo è già stato messo in vendita attraverso la Barclays Capital, uno dei più importanti istituti di credito londinesi. Tra gli acquirenti che hanno le maggiori possibilità un gruppo industriale cinese che pretende però la conferma dell’allenatore spagnolo al centro di un nuovo progetto.
DIPLOMAZIA – Benitez non lo dirà mai, ma ha deciso di lasciare l’Inghilterra e di trasferirsi con sei persone del suo staff alla Juventus. I due proprietari del Liverpool non sono in grado di continuare mentre il nuovo gruppo cinese è sconosciuto: questi i motivi che hanno indotto Benitez a lasciare Liverpool. Rafa, molto legato ai tifosi dei reds che lo adorano, sta usando tutta la sua diplomazia per arrivare a una separazione indolore. Il contratto che lega Rafa al Liverpool scade nel giugno del 2014 ma c’è una carta privata che prevede una serie di penali da pagare a Hinks e Gillett nel caso in cui il tecnico decidesse di andarsene. Rafa quei soldi non intende pagarli perchè i due americani si sono chiamati fuori indicando una banca per la cessione del club. Ovviamente si sta trattando, ma la fine della storia è ancora lontana. Diciamo allora che l’incontro di questa settimana servirà per gettare le basi di un eventuale accordo da concludere verso i primi giorni di giugno.
FATTA – Con la Juve Benitez ha già fatto tutto: 1) accordo sul contratto ( 4 milioni all’anno per i prossimi tre anni con opzione per altri rinnovi da concordare); 2) accordo sugli stipendi dei sei collaboratori che lo seguiranno anche a Torino: Pintus, Carboni, Pederzoli, Eduardo Macia, e probabilmente Sammy Lee; 3) linee guida di mercato impostate sulla rifondazione della squadra. Rafa ha chiesto le conferme di Buffon e Chiellini ( ma probabilmente sul portiere si è dovuto ammorbidire), gli acquisti di un grande attaccante ( Fernando Torres, Dzeko, Pazzini) o addirittura due se il neo italiano Amauri dovesse andarsene. Altri arrivi: due esterni di centrocampo e un forte difensore centrale ( Tasci, Mexes, Krjaer, Bonucci).
MAROTTA – Magari ci vorrà ancora qualche settimana, ma Rafa Benitez arriverà alla Juve. Troverà probabilmente nel ruolo di direttore generale Giuseppe Marotta, un amico con il quale ha già discusso di vicende bianconere. Il via al trasferimento dell’ad della Samp lo ha dato Garrone nei gionri scorsi il che significa che in pratica è cosa fatta. Se il trasferimento a Torino di Benitez dovesse saltare, ciò non avverrà per le penali da pagare al Liverpool ma per una valanga di soldi cinesi che lo potrebbero convincere a restare in Inghilterra oppure per una proposta di Florentino Perez che potrebbe offrire a Rafa la guida del Real Madrid, la squadra della sua città. Entambe le eventualità sono poco probabili, ma la Juve ha dato un’occhiata in giro per verifcare eventuali alternative: la prima, quella di Capello, è molto complicata anche dall’avvetura di Fabio in Sudafrica e – sembra – dalla sua intenzione di restare alla guida della nazionale inglese specie se il mondiale andasse bene. Tutte le altre candidature sono “normali”, cioè allenatori di buon livello ma un gradino al di sotto di Benitez e Capello che imposterebbero la Juve all’inglese come è del resto nelle intenzioni di John Elkann, che vuole essere il primo a introdurre in Italia la grande novità del manager in panca.
fonte: corrieredellosport.it
La Redazione di Calciomercatonews.com
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