TORINO – Champions «complicata». L’espressione è di Alberto Zaccheroni, che per la prima volta ammette quanto sia lontana la meta. Ma non ci pensa nemmeno a mollare: «Ci proveremo in tutti i modi. Mi aspetto subito una conferma della qualità del mio gruppo. Escludo che qualcuno potrebbe avere la testa da qualche altra parte, perchè le vittorie (il Mondiale, ndr) si costruiscono vincendo». La missione è dunque chiara: non tirare indietro il piede fino all’ultimo secondo, a cominciare domani con il Bari in casa, perchè, nel caso poco probabile di una frenata colossale di Palermo, Sampdoria e Napoli, la Juve vuole farsi trovare pronta. «La rincorsa diventa più complicata se si è dietro – spiega il tecnico – Certo, la Champions non dipende più solo da noi, ma ci crediamo ancora. I giocatori, un’occhiata al futuro la danno sempre, ma non è detto che perdano concentrazione. Sono delusi dalla stagione, è ovvio: se non lo fossero, non sarebbero da Juventus». «Io sono sempre convinto – prosegue Zac – della assoluta qualità di questo organico: senza gli infortuni, avremmo ben altra classifica. Arrivando qui non mi nascondevo le difficoltà, ma pensavo che l’emorragia degli uomini fosse diminuita. Invece si è verificata una circostanza unica rispetto alle altre squadre: qui si sono infortunati tutti ed è stato impossibile trovare una condizione decente». Zaccheroni comunque non si tira indietro, nonostante gli alibi pesantissimi, sulla propria responsabilità, nel ruolo che occupa: «Quando e se la matematica ci condannerà, dirò che ho fallito, perchè ero venuto a Torino per centrare l’obiettivo Champions». Il tecnico esclude pure che inconsciamente qualche giocatore ritiri il piede per evitare la scocciatura dell’Europa bis, dispendiosa in fatto di energie e possibile causa di una diminuzione di giorni di riposo: «Non mi è mai capitato di incontrare un giocatore che snobbi il palcoscenico europeo. Mi aumenta il rammarico quando vedo che il Fulham ha sofferto solo contro di noi». È poi inevitabile che il discorso scivoli sul futuro, dopo tutte le voci della settimana che danno per quasi certi arrivi importanti in ruoli chiave. Zac, se verrà consultato, accetta volentieri di fare il traghettatore, offrendo pareri tecnici anche al suo successore: «Gli direi di fare attenzione a bocciare troppo presto certi giocatori. Uno come Melo, se Benitez deciderà che gli serve un regista davanti alla difesa, è un ottimo giocatore e può fare molto meglio di quest’anno». Ma fa capire che nella lista ci sono anche altri, come Diego e Sissoko. È decisamente insolito un comportamento come quello dell’allenatore gentiluomo, che non ha mai derogato nemmeno di un soffio dal proprio compito istituzionale. È pentito di essere venuto alla Juventus? «Sapevo che c’era un rischio, ma il rischio più grande è quello di non rischiare», è l’eloquente gioco di parole. Sciolti gli ultimi dubbi: Marchisio ci sarà, Trezeguet e Caceres no
Fonte: Ansa
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