Derby, Totti si difende: “Non ho offeso nessuno”

ROMA – Sul ‘Corriere dello Sport’, Francesco Totti risponde alle accuse piovutegli domenica sera: “Al termine della partita la mia esultan­za è stata solo quella di riprendere la co­reografia esposta dalla curva Sud, che in­dicava il pollice verso – scrive per il ‘Pupone’ – non voleva essere un gesto offensi­vo verso i tifosi laziali e verso i calciatori della Lazio. Certe situazioni le capisce chi fa parte della storia dei derby, chi l’ha vis­suta come ad esempio Di Canio, che pubblicamente mi ha difeso e lui stesso ha ammesso di aver esultato in modo ben più pesante rispetto a me. Poi se qualcuno in campo mi può aver detto che sono finito o può avermi in­sultato e questo è avvenuto e spesso av­viene in ogni partita, fa parte dello svilup­po di una gara e per me quando è finita, è finito tutto. Mi ricordo i festeggiamenti post derby di tanti anni fa, quando c’era­no le bare con i vessilli degli sconfitti, op­pure tifosi che imponevano a quelli del­l’altra sponda di indossare in corteo i co­lori della loro squadra vittoriosa. Ricordo anche i festeggiamenti e le esultanze per i gol dei protagonisti dei derby. Alcuni esempi. Di Canio sotto la curva sud con il dito alzato verso i nostri tifosi, oppure il segno del tre sempre dello stesso giocato­re verso la tribuna quando usciva dal campo. O Pan­dev con il gesto delle orec­chie verso la curva Sud… I giocatori della La­zio hanno festeg­giato i loro successi con maglie celebrati­ve nelle quali ero raffigurato come capi­tano della Roma ed ero fatto oggetto di scherno. Ma anche durante questa ultima settimana, da quello che ho letto sui gior­nali, i calciatori della Lazio hanno affisso all’interno del loro spogliatoio il mio po­ster per cercare di caricarsi. E magari sa­rò stato oggetto di parecchi sfottò. Ma tut­to questo non mi ha dato fastidio, perché il derby di Roma è anche questo”. Quindi il capitano della Roma conclude: “Le mie scuse dopo la gara le ho rivolte alle perso­ne che hanno interpretato male la mia esultanza, ma ricordo ancora che in pas­sato ci sono stati festeggiamenti e cele­brazioni ben più vistose e pesanti delle mie“.

Daniele Berrone – www.calciomercatonews.com

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