NAPOLI – E’ iniziato da circa un’ora il processo a Luciano Moggi.
Ore 10.30: un gruppo di tifosi juventini ha acclamato a gran voce l’ex d.g. della Juventus, che però si è detto impossibilitato a rilasciare dichiarazioni. Oggi parleranno solo i suoi legali.
Ore 10.55: I legali di Moggi chiedono che vengano esaminate 75 nuove telefonate. I giudici acconsentono alla trascrizione delle telefonate all’interno degli atti processuali. Una prima vittoria per i legali della difesa, che parlano di circa 3000 telefonate con protagonisti illustri dirigenti dell’intero panorama calcistico italiano.
Ore 11.00: Il tribunale ha invitato i legali di Luciano Moggi di presentare il materiale alla prossima udienza, per dare modo ai giudici di analizzare le 75 telefonate trascritte queta mattina.
Ore 11.20: Rispondendo alle domande di Trofino, il tenente colonnello Auricchio ha ammesso di essere a conoscenza di un incontro tra Facchetti e Bergamo nella casa di Collesalvetti di quest’ultimo: “Se mi chiede di Facchetti – ha detto – mi risulta. Non mi risulta Moratti”.
Ore 11.40: L’avvocato Trofino ha citato una telefonata, che non appartiene a quelle già trascritte e contenute nelle informative, del 26 novembre 2004 in cui il dirigente nerazzurro Giacinto Facchetti conversa con l’ex designatore Paolo Bergamo.
Facchetti: “E allora per domenica?”
Bergamo: “Facciamo un gruppo di internazionali così non rischiamo niente”
Facchetti: “Va bè, metti dentro Collina”
Il penalista ha chiesto al testimone perché questa telefonata non fosse stata considerata dagli investigatori. “La conversazione tra Bergamo e Facchetti – ha replicato Auricchio – è stata registrata e trascritta ma non è nell’informativa perché non è stata considerata investigativamente utile”.
Ore 12.00: Continua la deposizione di Auricchio: “La telefonata in cui Facchetti chiede a Collina e parla della griglia con Bergamo è stata trascritta ma da noi non ritenuta investigativamente importante”
Proprio su questo punto si scatena il puntiferio in aula. L’avvocato Trofino ha incalzato Auricchio: “Non è stata ritenuta importante mentre quella di Moggi che chiede al designatore se aveva studiato sì? Qual è la differenza? Perché l’avete messa solo nel brogliaccio e non l’avete inserita nell’informativa?” ha continuato Trofino. “Non l’abbiamo ritenuta importante“, la replica di Auricchio che non ha fornito ulteriori spiegazioni. Risposta accolta con fischi ed applausi ironici, con il giudice Casoria che minacciava di far uscire tutti dall’aula.
Ore 13.30: Nicola Penta, il consulente informatico della difesa di Luciano Moggi, butta sul tavolo due temi: le informazioni in anticipo sulle designazioni e sulla questione del trasferimento di Patrick Vieira alla Juventus. “In realtà – ha dichiarato- abbiamo prodotto e incrociato con documenti già esistenti intercettazioni ed sms nei quali si evince chiaramente e spesso che Moggi arrivava addirittura terzo. C’è una volta in cui l’allora presidente dell’Inter chiama il videdesignatore Mazzei il giovedì alle 17.50 e ottiene i nomi che saranno resi pubblici il giorno dopo. Poi Meani incassa due sms dal segretario della Can Martino intorno alle 11.15 del venerdì. E Moggi, ormai terzo, si becca un capo di imputazione penale e sportiva perchè ottiene i nomi alle 11.53 del venerdì. Ci sono state grandi negligenze in questa storia: mi spiegate perchè non c’è nessuna telefonata intercettata di quando Moggi comprò Vieira? Moggi era pedinato ed intercettato e lo sapeva e quindi si proteggeva con le sim svizzere. Credo che si debba fare tutta la chiarezza del caso. Io sto per denunciare pesanti minacce nei miei confronti, arrivate da quando conduco questo lavoro di analisi che avrebbero dovuto fare altri “.
Ore 13.45: Auricchio risponde al pm Capuano e riferisce degli incontri fra gli imputati per associazione a delinquere, che risultano essere 7. Sono dei “check”, come li definiscono nelle intercettazioni gli stessi protagonisti. Dunque l’interrogatorio passa ad analizzare la vicenda che riguarda le schede-sim svizzere e l’attribuzione delle prime 9.
Ore 13.59: Capuano concentra l’accusa e chiede ad Auricchio: “Quanti contatti ci sono stati tra Moggi e i designatori su sim svizzere?” La risposta: “104 in entrata e 74 in uscita con Bergamo; 72 in entrata e 128 uscita con Pairetto“.
Ore 15.08: Il presidente Casoria ha chiuso l’udienza ricordando che la prossima, martedi 20, produrrà un’ordinanza ad hoc che fa capire che verranno accettate le 75 telefonate e i tabulati di oltre tremila contatti che i legali di Moggi hanno sbobinato tra le 171mila di Calciopoli e che riguardano dirigenti di società sportive anche non entrate nel procedimento nel 2006.
L’ACCUSA CHIEDE LA CONVOCAZIONE DI ANCELOTTI
L’accusa ha chiesto al giudice di convocare Carlo Ancelotti per deporre al processo. Il tecnico del Chelsea dovrà dunque comparire nella prossima udienza.
Il pm ha comunque precisato che la Procura non si oppone all’acquisizione “in modo che possono essere vivaddio trascritte fedelmente e potremo cosi’ ragionare su dati veritieri”.
La Redazione di www.calciomercatonews.com
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