MILANO – Klaas-Jan Huntelaar, attaccante del Milan, ha parlato della sua esperienza in Italia, ricordando anche gli inizi con il calcio, quando era bambimo: “La prima volta che ho toccato un pallone? Non posso ricordarmela perché ero bambino. Però ricordo che avevo all’incirca 4/5 anni. Mi allenavo con mio padre che era l’allenatore di una squadra locale. I miei genitori mi hanno sempre supportato, non hanno mai detto nulla contro il calcio. La mia è una famiglia di calciatori, anche i miei fratelli giocano a calcio“. Sull’esperienza in Italia e l’ambientamento: “A Milano sto bene, io e il mio bambino ci siamo ambientati bene in questa città, anche se all’inizio è stato un po’ difficile. Mi piace la cultura italiana, mi piace l’Opera anche se non capisco la vostra lingua. Quando mi chiamò Braida e mi parlò dell’interesse del Milan ad acquistarmi, ero felicissimo. Qui è tutto più carino, a Milanello c’è tanto verde, è tutto molto più bello rispetto a Madrid. Il mio compagno preferito? Non ne ho uno in particolare. Seedorf e Flamini mi hanno aiutato con la lingua, ma ho un buon rapporto con tutti. Gattuso mi ha insegnato molte parolacce, ma non solo lui. In allenamento parlo molto con gli altri attaccanti. Sappiamo che insieme possiamo fare la differenza. Allo scudetto ci credo, dobbiamo continuare a vincere e prendere punti. Dobbiamo essere pronti a sfruttare eventuali passi falsi di Inter e Roma“.
Danilo De Vittorio – www.calciomercatonews.com
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